domenica 21 febbraio 2010
Aggiornamento del sesto giorno
Le firme continuano ad arrivare, così tante che è impossibile metterle in fila qui, per questo stiamo preparando una sorta di sito, molto spartano, dove inserire le adesioni che sono arrivate finora e quelle che arriveranno. Anche il gruppo di Facebook è cresciuto moltissimo, in questo momento (domenica 21 febbraio, ore 18.53), siamo a quota 1754, e ogni ora si aggiungono materiali nuovi: video, fotografie, commenti. Quello che viene fuori in generale è - per fortuna! - il desiderio di non limitare l'iniziativa a una firma virtuale, che costa molto poco, e tradurre il nostro "non considerare normale" quello che ci sta succedendo intorno in azioni concrete, quotidiane, di certo più difficili da sostenere, ma per questo probabilmente più efficaci. Qui ne cito una, che è stata proposta sul gruppo di Facebook da Eva Bellu e Rossana Campo: è la campagna "Non sono in vendita" per boicottare "tutti i prodotti, le marche, i giornali, i programmi televisivi che utilizzano nelle loro pubblicità un'immagine svilente e da prostitute delle donne". E intanto alcune candidate alle elezioni regionali hanno aderito all'appello, e non è escluso che si riesca a organizzare un incontro su questi temi.
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