REGIONALI: PROMOTRICI ‘NON CONSIDERO NORMALE’ INCONTRANO CANDIDATI SINISTRA LAZIO
Roma, 22 mar. – (Adnkronos) – Hanno voluto dire no all’idea di una donna considerata “merce di scambio” o “tangente”, chiedendo alla politica della sinistra e soprattutto ai suoi candidati alle prossime regionali di “schierarsi” contro quell’immagine che la fotografa nella “banalità del suo essere” dimenticandone la “sostanza e il merito”. Così Silvia Nono, dall’idea e’ passata ai fatti, pubblicando sul web l’appello ‘Non considero normale’. La prima vittoria per lei e per le altre tre donne che ne hanno subito raccolto l’invito – Adriana Valente, Serena Perrone e Maria Teresa Carbone – è stato il boom di adesioni al sito: sono 5.500 su Facebook e 2.000 sul sito stesso, tra i quali nomi noti come quello di Natalia Aspesi, Francesca Comencini, Caterina Soffici ed altre. In tutto 17 i firmatari nel Lazio tra i candidati Pd, Federazione sinistra e Sel presenti oggi all’incontro organizzato dalle promotrici dell’appello a Palazzo Valentini a Roma per fare un punto sulle iniziative concrete in prospettiva dei prossimi cinque anni di governo regionale. Sul tema di fondo, quello della mercificazione dell’immagine femminile Luigi Nieri assessore al Bilancio della Regione Lazio, si è detto “imbarazzato dal fatto che argomenti che dovrebbero essere alle nostre spalle ricompaiono di attualità”, mentre per Giulia Rodano, assessore regionale alla Cultura, la questione è “di natura culturale”. “Una cosa fondamentale che le donne devono ricordare – ha detto Rodano – è che non devono 'stare al loro posto', sostenute da uomini, ma devono combattere da sole le loro battaglie. Il tema delle escort così come affrontato dai giornali è fastidioso: rendere personaggi queste donne e’ sbagliato. Le donne devono essere consapevoli che si può essere diversamente protagoniste”. “Più welfare, maggiori politiche di genere e più pressione sulla cultura della comunicazione”. Queste le richieste delle promotrici dell’appello che nel corso del dibattito hanno anche affrontato le problematiche legate al ruolo della donna nella politica, nella società e nel lavoro, dalle retribuzioni “inferiori” a quelle dei colleghi uomini al diritto alla maternità. A partecipare all’incontro anche i candidati regionali del Pd Piero Ambrosi e Massimiliano Bottaro, Angelo Masetti (Verdi), Fabio Nobile e Graziarosa Villani per la Federazione della sinistra.
REGIONALI: AMBROSI (PD), NUOVA REGIONE VALORIZZI TALENTI DELLE DONNE
Roma, 22 mar. - (Adnkronos) - ''La nuova Regione dovrà valorizzare i talenti e le esperienze delle donne promuovendo politiche dirette a favorire la loro partecipazione e presenza nei diversi contesti di vita, tenendo conto delle variegate realtà delle cinque province del Lazio''. Lo ha detto Piero Ambrosi, candidato a Roma e provincia nelle liste del Pd, intervenendo all'incontro 'Non considero normale, parliamo di donne in campagna elettorale', presso Palazzo Valentini. Ambrosi ha inserito nel proprio programma elettorale la dichiarazione 'Non considero normale trattare le donne come merce di scambio', appello rivolto a tutti i candidati. Secondo Ambrosi, ''nell’ultima legislatura la Regione Lazio si e' impegnata per generare pari opportunità con l'obiettivo di rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle donne in tutti i settori produttivi, rafforzando le politiche di conciliazione tra ruoli familiari e lavorativi, perché il lavoro delle donne -ha spiegato- e' una grande opportunità per rilanciare lo sviluppo, contribuire alla crescita del Pil, produrre innovazione e un conseguente innalzamento della qualità di vita nei territori''. La Regione – aggiunge Ambrosi, che ha inserito nel proprio programma elettorale la dichiarazione ‘Non considero normale trattare le donne come merce di scambio’, appello rivolto a tutti i candidati - deve proseguire verso gli obiettivi già individuati realizzando un welfare innovativo con al centro la persona, che accompagni le donne nelle diverse esigenze quotidiane, dal sostegno alla fragilità al ruolo della famiglia, dai servizi per l’infanzia da potenziare alla genitorialità e al trasporto degli anziani". "Inoltre – continua il candidato del PD – bisogna sostenere la buona occupazione femminile, riducendo il precariato e favorendo l’occupazione stabile anche con incentivi alle imprese, conciliare i tempi di vita e di lavoro attraverso la flessibilità dell’orario ed il telelavoro, rafforzare l’espansione dell’impresa femminile individuando sistemi di accesso al credito, la formazione manageriale, l’accompagnamento dell’impresa. Per dare maggior impulso a queste politiche – conclude - bisogna non solo agire sui singoli settori, ma rilanciare la partecipazione paritaria dei generi alla vita politica ed amministrativa, perché gli orari sono il vero grande limite della partecipazione delle donne alla vita pubblica. I tempi della politica devono essere quelli della vita".
BOTTARO: “ANCHE NELLA RICERCA ITALIA INDIETRO SUI DIRITTI DELLE DONNE”
Roma, 22 mar. - “Il Gender gap report, classifica del World economic forum che misura quanto ci si è avvicinati a una reale parità tra uomini e donne nei singoli paesi, dice che per quest’anno l’Italia si trova al 72esimo posto (su 135 paesi) e questo non è degno di un paese che si reputa civile e moderno come il nostro”. Lo ha detto Massimiliano Bottaro, ricercatore precario dell’ISPRA e candidato con il Partito democratico alle elezioni regionali nel Lazio, partecipando all’iniziativa delle promotrici dell’appello Non Considero Normale, sul tema della mercificazione dell’immagine femminile, che si è tenuta oggi a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma. “Questa anomalia italiana riflette un’involuzione civile e culturale partita negli anni ’80 – aggiunge Bottaro – e per rimuoverla bisogna operare su due livelli: il principale è sicuramente l’educazione scolastica, che deve essere attenta all’uguaglianza di genere, raccontando nei programmi le storie delle donne che hanno fatto grande l’Italia”. “L’altro aspetto – conclude il candidato – è quello dei diritti. Se si parla di ricerca non si può non pensare alle migliaia di scienziate precarie, a cui sono negati diritti fondamentali della donna come quello alla maternità, tendenza che in alcuni casi porta addirittura alla rescissione del contratto della ricercatrice che rimane incinta”.
DONNE, AGOSTINI (PD): ADERIRE AD APPELLO «NON CONSIDERO NORMALE» (OMNIROMA) Roma, 22 mar - «Non considero normale...che le donne siano trattate come merce di scambio nelle relazioni personali e professionali, nella politica e nella comunicazione..». Parte da questa presa di posizione netta, si legge in una nota, l'appello contro la mercificazione dell'immagine femminile lanciato in rete a febbraio e che «ha già raccolto più' di 5500 adesioni su Facebook e oltre 2000 sul sito www.nonconsideronormale.it». Quali le reazioni all'appello? Quali le iniziative concrete per promuovere il ruolo della donne nella politica, nel lavoro, nella società? Se n'è parlato oggi all'incontro organizzato a Palazzo Valentini dalle promotrici dell'appello: Silvia Nono, Adriana Valente, Serena Perrone, Maria Teresa Carbone, con il sostegno della presidente della Commissione provinciale delle Elette Roberta Agostini. Hanno partecipato esponenti politici che hanno aderito all'appello, tra i quali candidati alle prossime regionali e rappresentanti del mondo delle associazioni. Per Roberta Agostini (Pd): «L'appello 'non considero normalè condensa la reazione davanti alla mercificazione dell'immagine femminile e nell'assistere ad una retromarcia dopo le battaglie per tanti diritti. Per questo anche l'adesione all'appello è importante. Non deve passare il messaggio che sia normale che il corpo delle donne venga trattato come oggetto per vendere prodotti o scambiare favori. I dati - aggiunge - registrano, inoltre, una presenza ancora inadeguata nel mondo del lavoro e della politica, testimonianza di un'arretratezza culturale di cui il nostro paese soffre da troppo tempo. La Provincia - annuncia Agostini - si sta facendo promotrice attraverso una mozione presentata in Consiglio Provinciale, di una campagna di sensibilizzazione sull'utilizzo dell'immagine del corpo della donna. Tra le iniziative: una mostra fotografica dal titolo»Femminile plurale« in risposta agli stereotipi nella rappresentazione della figura femminile e un grande convegno sul tema, che chiamerà a raccolta rappresentanti del mondo istituzionale, politico e le tante associazioni attive nelle pari opportunità e la difesa dei diritti». red 221839 mar 10